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sabato 10 novembre 2012

Asd pol. Montagnareale - Pol. Gioiosa 1 - 3, le pagelle

Dopo l'ennesima sconfitta, la sesta su sei partite, mi sono veramente stancato di fare le pagelle; nel pezzo sulla cronaca della partita, penso di essere stato piuttosto esaustivo. Basta. Devo ammettere che, nel grigiore generale, qualcuno è emerso; oltre ai due difensori, Ciano e Calabria, che, quasi da soli, hanno tenuto in piedi la "baracca", tamponando qua e là, vorrei fare un elogio a Sciammetta. Relegato in panchina, spesso, con un diavolo per capello, perchè non veniva nemmeno convocato oppure messo in un angolo, ha dimostrato, entrando in campo, al posto dell'infortunato Calabria, che c'è ancora del buono in questa squadra. Ha lasciato il segno in positivo, si è fatto anche ammonire, per aver gettato tutto se stesso oltre l'ostacolo. Questo si chiedeva ai giocatori e l'ha insegnato a tutti proprio lui, Sciammetta. Tralascio i giocatori più esperti, Costanzo e Olivo, perchè mi è bastato entrare negli spogliatoi, per percepire da loro una rabbia infinita, quasi rassegnazione. Ho detto a Machì che, per quanto non allenato, viste le reiterate negatività, poteva essere impiegato prima (facile la mia valutazione con il senno di poi). Ho percepito all'inizio, almeno in qualche giocatore, Cadili in testa, che, da oggi, poteva esserci una svolta, certo, a patto che avessimo giocato, sudando la maglietta. Anche Cadili l'ha sudata e qualcun altro con lui. Ho guardato in faccia Giuseppe Macula che, sulla fascia, non trova più riferimenti, compagni da servire; ho guardato Claudio Macula che, spesso e volentieri, si è destreggiato e si destreggia da solo, tra due, tre, anche quattro difensori ed è uscito dal campo a pezzi, travolto da un'entrata piuttosto energica di un avversario. Cosa dovevamo dirci? Qualcosa ci siamo detti, magari sull'allenamento, sul fatto che c'è chi si allena e chi no. Ma questo non c'è bisogno che lo dicessimo tra di noi. Si vede sul campo. La squadra è a corto di fiato, non lotta, non spinge, non recupera. Tutto il contrario del Gioiosa, che, invece, ha spinto fino alla fine, non si è mai rassegnato, anche sul 3 a 1. Qualcosa di buono ha fatto anche Biondo, l'unico a lanciare palloni giocabili in area di rigore avversaria, ad avere la lucidità. Pecca ancora in continuità. Non è possibile poi capitalizzare sempre le parate di Olivo. Dunque, ammettendo sportivamente che il Gioiosa è stato superiore, oltre che nel risultato, anche nell'essere determinati, da oggi, non prendendosela con nessuno, se non con noi stessi, preferiscono fare un piccolo "sciopero" a data da destinarsi. Basta pagelle. Un ultimo appunto voglio farlo a tutti i giocatori e all'allenatore che mi hanno "sopportato", leggendo giudizi (i miei, molto personali) magari non graditi e non condivisi.
Massimo Natoli

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