Il "mucchio" della Pol. Montagnareale asd negli spogliatoi, prima della partita |
Pol.
Montagnareale asd – Acquaficara 1 – 5
Al 5°
e al 15° pt Piccolo (A), al 37° pt e all'8° st Marcini G. (A), al
44° st Costanzo (M) e al 45° Molino (A).
Montagnareale:
Olivo, Ciano, Novello, Magistro (dall'1° st Petralia) Calabria,
Barresi, Brigandì (dal 16° st Bonanno), Di Blasi, Segreto,
Costanzo, Cadili (dal 20° st Pagana). A disp. Buzzanca E. Buzzanca
F., Maccagnano. All. Scaffidi.
Acquaficara:
Italiano, Chirico, Pino, Da Campo (dall'1° st Mazzeo), Catania,
Sottile, Campo, Molino, Piccolo, Marcini S. (dal 22° st
Giurdanella), Marcini G (dal 16° st Calderone). A disp. Marchetta,
Impallomeni.
Arbitro
Bonaccorso di Catania.
Classica
partita di fine campionato; per il Montagnareale una lunga agonia,
culminata in una salvezza, che era l'obiettivo minimo e che, a mio
parere, è stata meritata, tra infinite difficoltà, problemi di
squadra, societari, sfortuna, arbitri, svogliatezza.
L'Acquaficara
ha dimostrato, dal canto suo, di essere quadrata; giocatori che, dal
tocco di palla e dalle geometrie, hanno fatto capire che, a loro, sta
veramente stretta la seconda categoria. Per una manciata di punti la
squadra barcellonese dovrà (se i risultati comunicati sul campo sono
stati corretti) disputare i play off, (perchè seconda, dietro il
Venetico, promosso in I° categoria), ma avrebbe meritato ben altro.
Vero è
che l'ostacolo Montagnareale è stato facile da superare, anche per
le molteplici leggerezze dei locali, ma è bastato poco per
comprenderne qualità e quantità.
Cronaca
Iniziata
la partita ed è subito partito il pressing degli ospiti. La difesa
di Olivo e compagni è stata subito sotto assedio. L'Acquaficara ha
assediato il centrocampo e ha cominciato a macinare. Passati pochi
minuti, cross dalla sinistra e Piccolo ha insaccato di testa a pochi
passi da Olivo, tutto semplice, tutto troppo facile. 0 – 1. Olivo
ha compreso da subito che quella sarebbe stata una giornata di
“passione”, in perfetta sintonia con i prossimi giorni della
Settimana Santa. Già pochi minuti dopo il vantaggio ospite, ha
dovuto sventare di piede su Marcini G.. Minuto 15°. Molino si è
destreggiato alla grande, dalla fascia è andato al centro e si è
liberato al tiro; è stata la classica sventola velenosa trasversale.
Olivo si è opposto in tuffo, non trattenendo la sfera. Ha ribattuto
Piccolo in rete. 0 – 2. E siamo ancora al 15° del primo tempo. E'
passato il tempo e l'Acquaficara è rimasta padrona assoluta del
campo. C'è stata una scintilla di orgoglio locale al 36°. Segreto
si è trovato davanti alla porta tutto solo, il portiere era fuori
causa, ma la palla è finita sul piede sbagliato; ha tirato a meno di
un metro dalla porta, sarebbe stato gol, se non fosse stato per
l'intervento provvidenziale di un difensore ospite. Un'azione-gol
limpida che era difficile da sbagliare; paradossalmente a sbagliarla
è stato proprio l'attaccante soprannominato “Inzaghi”; ma il
vero Inzaghi, li, da vero opportunista, l'avrebbe buttata dentro.
Peccato. Sarebbe stato un gol per riaprire il confronto, a
coronamento di un correre continuo di Segreto, che ha sortito poco. E
almeno lui ha corso, altri hanno solo cercato di correre, altri
ancora, hanno solo osservato. Gol sbagliato, gol subito. Marcini G.,
al 37°, ha prenotato la doppietta; ha colpito la traversa e poi ha
ribattuto in rete per lo 0 a 3. Niente da fare. La difesa, e
soprattutto il centrocampo del Montagnareale, è stato sempre in
bambola. Non c'è stata proprio partita
II°
tempo
Non è
cambiato il canovaccio nella ripresa, ma Petralia, entrato al posto
di Magistro, ha un pò vivacizzato le azioni locali; ma è stata solo
un'illusione, perchè è arrivato lo 0 a 4, con la difesa, al solito,
indifendibile. Marcini G. ha raddoppiato e chiuso il conto, su una
partita già chiusa a pochi minuti del primo tempo. Minuto 16°.
Segreto è stato atterrato in area di rigore; sarebbe stato penalty,
ma l'arbitro ha fatto giocare. Lo stesso è capitato al 39° con
Giurdanella, nell'area di rigore del Montagnareale. Bonaccorso ha
sorvolato anche in questa occasione. Nessuno ha protestato, perchè
la partita non aveva nulla da dire. C'è stata ancora gloria per
Olivo che ha dovuto vedersela con tre attaccanti avversari; ha parato
miracolosamente su una bordata ravvicinata di Da Campo, entrato nella
ripresa. E se è stato da applausi l'intervento del guardiapali del
Montagnareale, lo è stato anche il gol della bandiera, segnato dal
capitano locale, Nunzio Costanzo. Dopo essersi dannato l'anima,
avanti e indietro, al 44°, eccolo al limite dell'area; ha fintato,
facendosi passare la palla dal sinistro al destro. Tiro secco che ha
lasciato Italiano immobile. Un'esecuzione perfetta, una rete
meritata, soprattutto per le modalità, pur tra la stanchezza di fine
partita. Passati pochi secondi, ha trovato gloria un altro giocatore:
Molino. A seguito di un'azione corale dei suoi, ha battuto Olivo per
il definitivo 1 a 5, dopo aver distribuito palloni per tutta la
partita. Triplice fischio, tutto è ormai compiuto.
Commento
finale
L'Acquaficara
farà con merito i play off, con tanti auguri, per una promozione
che, a mio avviso, merita ampiamente. Il Montagnareale ha concluso
questo tormentato campionato. Il bilancio non è stato esaltante per
i ragazzi di Leo Scaffidi, solo 3 vittorie ( contro Rometta e
Fondachelli in casa ed una, importantissima, fuori casa e con la
diretta concorrente per la retrocessione, il Rometta Marea) ed un
pareggio (esterno, a Novara). Ma non ci si meravigli di questo
bottino esiguo e di questa salvezza ottenuta agli sgoccioli. E'
successo anche ad un'altra squadra di Montagnareale, la Mutuo
Soccorso, esordiente allora, a doversi salvare all'ultima giornata,
concomitanti risultati negativi delle squadre avversarie. La
differenza sta nel fatto che in quel torneo, all'ultima giornata, la
Mutuo Soccorso incontrò la prima in classifica, il Pro Barcellona, a
Falcone (era quello il campo di casa) e fece vedere i sorci verdi ai
più quotati barcellonesi, imponendo il pareggio. Un punto
preziosissimo contro una squadra che aveva “sfracellato” il
campionato: imbattuta (e voleva vincere anche quella partita), vinse
di seguito, tutti i tornei, fino al CND, disputando il derby
cittadino contro l'Igea Virtus. Ma questa è storia di altri tempi,
quando, pur se si giocava sempre fuori casa, pur se si riteneva gli
avversari una spanna e oltre più su, si entrava in campo con il
coltello tra i denti, undici contro undici, fino alla fine e senza
scusanti. Nell'ultima partita del Montagnareale, oggi, abbiamo visto
pochi giocatori determinati, ha prevalso il poco attaccamento e la
voglia di chiudere subito. Tra i pochi a voler giocare a tutti i
costi, il “presidente”, Francesco Buzzanca; ma dopo il
riscaldamento, pur desideroso di dare un saggio delle sue classiche
passate movenze a centrocampo, ha compreso che, forse, era meglio non
rischiare. Se alcuni giocatori del Montagnareale avessero avuto
quella stessa determinazione (oltre quei pochi, che si sono
guadagnati la pagnotta), beh, forse la sconfitta sarebbe stata meno
sonante o forse, oggi, non ci sarebbe stata alcuna sconfitta.
Massimo
Natoli
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