Questo è il blog dell'asd polisportiva Montagnareale, che disputerà il campionato 2012-2013 di seconda categoria della Figc. Per chi volesse inviarci una mail l'indirizzo è: massimonatoli@libero.it

sabato 23 marzo 2013

Il Montagnareale chiude con una sconfitta il campionato di II° categoria ed ottiene lo stesso la salvezza

Il "mucchio" della Pol. Montagnareale asd negli spogliatoi, prima della partita

Pol. Montagnareale asd – Acquaficara 1 – 5
Al 5° e al 15° pt Piccolo (A), al 37° pt e all'8° st Marcini G. (A), al 44° st Costanzo (M) e al 45° Molino (A).

Montagnareale: Olivo, Ciano, Novello, Magistro (dall'1° st Petralia) Calabria, Barresi, Brigandì (dal 16° st Bonanno), Di Blasi, Segreto, Costanzo, Cadili (dal 20° st Pagana). A disp. Buzzanca E. Buzzanca F., Maccagnano. All. Scaffidi.

Acquaficara: Italiano, Chirico, Pino, Da Campo (dall'1° st Mazzeo), Catania, Sottile, Campo, Molino, Piccolo, Marcini S. (dal 22° st Giurdanella), Marcini G (dal 16° st Calderone). A disp. Marchetta, Impallomeni.

Arbitro Bonaccorso di Catania.


Classica partita di fine campionato; per il Montagnareale una lunga agonia, culminata in una salvezza, che era l'obiettivo minimo e che, a mio parere, è stata meritata, tra infinite difficoltà, problemi di squadra, societari, sfortuna, arbitri, svogliatezza.
L'Acquaficara ha dimostrato, dal canto suo, di essere quadrata; giocatori che, dal tocco di palla e dalle geometrie, hanno fatto capire che, a loro, sta veramente stretta la seconda categoria. Per una manciata di punti la squadra barcellonese dovrà (se i risultati comunicati sul campo sono stati corretti) disputare i play off, (perchè seconda, dietro il Venetico, promosso in I° categoria), ma avrebbe meritato ben altro.
Vero è che l'ostacolo Montagnareale è stato facile da superare, anche per le molteplici leggerezze dei locali, ma è bastato poco per comprenderne qualità e quantità.

Cronaca

Iniziata la partita ed è subito partito il pressing degli ospiti. La difesa di Olivo e compagni è stata subito sotto assedio. L'Acquaficara ha assediato il centrocampo e ha cominciato a macinare. Passati pochi minuti, cross dalla sinistra e Piccolo ha insaccato di testa a pochi passi da Olivo, tutto semplice, tutto troppo facile. 0 – 1. Olivo ha compreso da subito che quella sarebbe stata una giornata di “passione”, in perfetta sintonia con i prossimi giorni della Settimana Santa. Già pochi minuti dopo il vantaggio ospite, ha dovuto sventare di piede su Marcini G.. Minuto 15°. Molino si è destreggiato alla grande, dalla fascia è andato al centro e si è liberato al tiro; è stata la classica sventola velenosa trasversale. Olivo si è opposto in tuffo, non trattenendo la sfera. Ha ribattuto Piccolo in rete. 0 – 2. E siamo ancora al 15° del primo tempo. E' passato il tempo e l'Acquaficara è rimasta padrona assoluta del campo. C'è stata una scintilla di orgoglio locale al 36°. Segreto si è trovato davanti alla porta tutto solo, il portiere era fuori causa, ma la palla è finita sul piede sbagliato; ha tirato a meno di un metro dalla porta, sarebbe stato gol, se non fosse stato per l'intervento provvidenziale di un difensore ospite. Un'azione-gol limpida che era difficile da sbagliare; paradossalmente a sbagliarla è stato proprio l'attaccante soprannominato “Inzaghi”; ma il vero Inzaghi, li, da vero opportunista, l'avrebbe buttata dentro. Peccato. Sarebbe stato un gol per riaprire il confronto, a coronamento di un correre continuo di Segreto, che ha sortito poco. E almeno lui ha corso, altri hanno solo cercato di correre, altri ancora, hanno solo osservato. Gol sbagliato, gol subito. Marcini G., al 37°, ha prenotato la doppietta; ha colpito la traversa e poi ha ribattuto in rete per lo 0 a 3. Niente da fare. La difesa, e soprattutto il centrocampo del Montagnareale, è stato sempre in bambola. Non c'è stata proprio partita

II° tempo

Non è cambiato il canovaccio nella ripresa, ma Petralia, entrato al posto di Magistro, ha un pò vivacizzato le azioni locali; ma è stata solo un'illusione, perchè è arrivato lo 0 a 4, con la difesa, al solito, indifendibile. Marcini G. ha raddoppiato e chiuso il conto, su una partita già chiusa a pochi minuti del primo tempo. Minuto 16°. Segreto è stato atterrato in area di rigore; sarebbe stato penalty, ma l'arbitro ha fatto giocare. Lo stesso è capitato al 39° con Giurdanella, nell'area di rigore del Montagnareale. Bonaccorso ha sorvolato anche in questa occasione. Nessuno ha protestato, perchè la partita non aveva nulla da dire. C'è stata ancora gloria per Olivo che ha dovuto vedersela con tre attaccanti avversari; ha parato miracolosamente su una bordata ravvicinata di Da Campo, entrato nella ripresa. E se è stato da applausi l'intervento del guardiapali del Montagnareale, lo è stato anche il gol della bandiera, segnato dal capitano locale, Nunzio Costanzo. Dopo essersi dannato l'anima, avanti e indietro, al 44°, eccolo al limite dell'area; ha fintato, facendosi passare la palla dal sinistro al destro. Tiro secco che ha lasciato Italiano immobile. Un'esecuzione perfetta, una rete meritata, soprattutto per le modalità, pur tra la stanchezza di fine partita. Passati pochi secondi, ha trovato gloria un altro giocatore: Molino. A seguito di un'azione corale dei suoi, ha battuto Olivo per il definitivo 1 a 5, dopo aver distribuito palloni per tutta la partita. Triplice fischio, tutto è ormai compiuto.

Commento finale

L'Acquaficara farà con merito i play off, con tanti auguri, per una promozione che, a mio avviso, merita ampiamente. Il Montagnareale ha concluso questo tormentato campionato. Il bilancio non è stato esaltante per i ragazzi di Leo Scaffidi, solo 3 vittorie ( contro Rometta e Fondachelli in casa ed una, importantissima, fuori casa e con la diretta concorrente per la retrocessione, il Rometta Marea) ed un pareggio (esterno, a Novara). Ma non ci si meravigli di questo bottino esiguo e di questa salvezza ottenuta agli sgoccioli. E' successo anche ad un'altra squadra di Montagnareale, la Mutuo Soccorso, esordiente allora, a doversi salvare all'ultima giornata, concomitanti risultati negativi delle squadre avversarie. La differenza sta nel fatto che in quel torneo, all'ultima giornata, la Mutuo Soccorso incontrò la prima in classifica, il Pro Barcellona, a Falcone (era quello il campo di casa) e fece vedere i sorci verdi ai più quotati barcellonesi, imponendo il pareggio. Un punto preziosissimo contro una squadra che aveva “sfracellato” il campionato: imbattuta (e voleva vincere anche quella partita), vinse di seguito, tutti i tornei, fino al CND, disputando il derby cittadino contro l'Igea Virtus. Ma questa è storia di altri tempi, quando, pur se si giocava sempre fuori casa, pur se si riteneva gli avversari una spanna e oltre più su, si entrava in campo con il coltello tra i denti, undici contro undici, fino alla fine e senza scusanti. Nell'ultima partita del Montagnareale, oggi, abbiamo visto pochi giocatori determinati, ha prevalso il poco attaccamento e la voglia di chiudere subito. Tra i pochi a voler giocare a tutti i costi, il “presidente”, Francesco Buzzanca; ma dopo il riscaldamento, pur desideroso di dare un saggio delle sue classiche passate movenze a centrocampo, ha compreso che, forse, era meglio non rischiare. Se alcuni giocatori del Montagnareale avessero avuto quella stessa determinazione (oltre quei pochi, che si sono guadagnati la pagnotta), beh, forse la sconfitta sarebbe stata meno sonante o forse, oggi, non ci sarebbe stata alcuna sconfitta.
Massimo Natoli 

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